Amava la Book of Ra più della Sua Stessa Moglie

vlt book of raQuesta è una triste storia legata al mondo delle slot machine che vede protagonista un uomo di 35 anni a cui daremo il falso nome di Davide.
 
Davide, un giorno, è entrato per caso con un amico in una sala slot vlt e stava accanto all’amico che giocava solo a guardare, ma poi ha deciso di mettere 5 euro in una videolottery novomatic e fra i tanti giochi a scelto di giocare alla Book of Ra.
 
L’uomo 35enne ha iniziato a giocare alla vlt e dopo pochi tiri ha fatto il bonus dei libri e ha continuato a giocare e divertirsi fino ad arrivare a vincere una bella sommetta.
 
Dopo quella volta, la vita di Davide è completamente cambiata. Egli, infatti, ha cominciato ad andare sempre più spesso nelle sale a giocare alla Book of Ra Deluxe, si è iscritto a tantissimi casinò per giocare alla Book of Ra online e ci giocava praticamente in qualsiasi momento.
 
Quella prima volta vincente è riuscita a rovinare la vita di Davide che è diventato un vero e proprio malato di gioco e, soprattutto, della Book of Ra tanto da prendere spesso richiami a lavoro e a litigare sempre più spesso con la moglie.
 
Davide giocava alla Book of Ra anche dallo smartphone, in bagno, in ufficio e ovunque avesse un attimo per farlo e per questa vlt trascurava anche la moglie preferendo il gioco al sesso coniugale tanto da portare la donna all’esasperazione e chiedere all’uomo di scegliere tra lei e la sua tanto amata Book of Ra Deluxe.
 
La scelta dell’uomo è stata a dir poco incredibile, egli ha scelto la Book of Ra e così la moglie l’ha lasciato.
 
Ora, per fortuna, con l’aiuto di alcuni amici l’uomo è rinsavito ed ha accettato di farsi curare presso uno dei tanti centri per ludopatici ed ha deciso che pian piano cercherà di riconquistare sua moglie e che è lei la cosa più importante per lui e non l’affascinante gioco della Book of Ra che lo portava in Egitto in un mondo finto di luci e denaro.
 
Non è la prima volta che circolano notizie di questo tipo: purtroppo la ludopatia è un male silenzioso che dilaga ogni giorno di più. Nonostante le campagne pubblicitarie e le misure di sicurezza adottate nei vari comuni, il fenomeno è in continua espansione e sembra interesseare sempre di più i giovani di cui larga fetta sono minori.
 
Un ludopatico diventa ben presto una persona isolata ed asociale che mente a tutti perchè sa di avere un problema e probabilmente se ne vergogna. Incitiamo come sempre tutti coloro che si trovassero in questa situazione a parlarne con familiari o amici perchè parlarne è il primo passo verso la cura. Da soli non se ne esce quasi mai.
 
Tanti infatti sono anche i casi di recidiva: moltissimi ludopatici che erano riusciti con impegno e fatica ad uscire dal giro, al primo cedimento psicologico dovuto a fattori imprevedibili (un lutto, una separazione, un licenziamento, ecc) sono riprecipitati nel baratro. Secondo i medici, il 79% dei recidivi è costituito da persone che hanno lavorato sul problema in totale individualità senza aiuti esterni. Questo è il punto: smettere non è guarire. La guarigione è un processo che deve andare a rimescolare le fondamenta psicologiche del malato.