Tra le tante storie legate al mondo delle slot machine molte, purtroppo, non sono piacevoli. Tante sono legate alla ludopatie ed altri casi spiacevoli come quanto accaduto l’altro giorno a Roma dove un giovane, Daniele Ramaglia di 37 anni, è stato massacrato di botte durante una lite per le slot machine.
Il giovane, ora, si trova ridotto in fin di vita al Policlinico Umberto I di Roma ed è in rianimazione con cranio fratturato, un'emorragia celebrale, la milza asportata, danni ai polmoni ed anche ai reni.
Tutto questo è successo per una banale discussione avuta con un altro giocatore di slot machine, un battibecco nato per capire chi aveva il diritto di giocare per primo ad una slot machine. Un pestaggio violento avvenuto in un bar della zona Montesacro per una semplicissima questione di precedenza, per decidere chi dovesse giocare per primo.
I due hanno iniziato un battibecco violento, quindi, per giocare per primi alla slot libera, ma l’altro è passato quasi subito dalle parole ai fatti ed ha preso una mazza e iniziato a colpire con violenza inaudita e ripetutamente Daniele fino ad arrivare a lasciarlo, ormai, in fin di vita sul pavimento del bar e poi scappare.
Oltre ai danni al ragazzo, si contano diverse centianai di euro di danni al locale a causa della colluttazione. Una vetrina spaccata e diverse bottiglie di liquori in frantumi sono stati i danni subiti dal gestore del locale.
Un altro uomo presente nel bar ha visto la scenda ed ha chiamato, immediatamente, i soccorsi e poi è arrivata anche la polizia a cui la giovane ragazza del bar ha raccontato, ancora visibilmente sconvolta, quanto accaduto e che l’aggressore non accennava a fermarsi mentre il sangue si vedeva schizzare ovunque.
Non ci si crede che un gioco come le slot machine che è, comunque, nato per divertire sia spesso causa di problemi e come, in questo caso, sia scaturita una lite così violenta per una semplice questione di decidere chi per primo dovesse giocare ad una slot. Perchè tanto accanimento? E' facile pensare che la slot contesa fosse, in mente ai due uomini, in procinto di pagare. Ma ricavare poche centinaia di euro non può giustificare azioni così violente e smisurate.
La slot in questione era purtroppo la nostra cara book of ra che tanto amiamo ma che ultimamente sembra anche essere causa di fatti spiacevoli.
Ad ogni modo, il risultato è quello che è e cioè il giovane Daniele è in fin di vita per colpa della sua passione per le slot machine e, intanto, la polizia non può che continuare ad indagare e sperare di fermare l’aggressore per fargliela, quantomeno, pagare.