Cari amanti della Book Of Ra, quello che andiamo ad affrontare oggi è un argomento delicato che ci tocca molto da vicino. Si sa, le slot machine e le vlt (videolottery) sono sempre al centro di un forte dibattito tra le istituzioni e l’industria del gioco d’azzardo.
Dopo la maxi tassa imposto dalla Legge di Stabilità, il governo non si ferma e con la delega fiscale si potrebbe arrivare a ridurre fortemente il numero degli apparecchi slot e vlt e ad aumentare ancora di più le tasse sul gioco per chi gestisce o basa la propria attività su tali apparecchiature.
Il settore delle slot e delle vlt è il più fiorente in Italia. Infatti, queste da sole riescono a contribuire per oltre il 55% del bilancio totale e per questo gli economisti del governo Renzi hanno ben pensato di calcare pesantemente la mano ed aumentare le tasse. Certo 500 milioni di euro già erano un fardello pesante per questo settore, ma un’ulteriore tassazione potrebbe portare in crisi sicura anche le slot e le vlt.
Le slot e le vlt monopolizzano il settore e sono molto apprezzate in particolare in Lombardia, Lazio e Veneto, ma il fenome è molto diffuso più o meno sul tutto il territorio.
Quindi, vista la grande diffusione delle slot machine e delle videolottery e i grandi rischi, le istituzioni hanno deciso di educare maggiormente la gente al gioco responsabile ed intervenire anche riducendo il numero di apparecchiature.

La mano pesante sta gia portando alla chiusura di diverse migliaia di sale da gioco e altrettante migliaia sembrano non poter più resistere per molto tempo ancora.
Ciò che non si capisce è la distinzione tra sensibilizzazione verso il gioco d'azzardo e libertà imprenditoriale. Manca nella nostra politica quel giusto punto d'equilibrio tra entrambe le meritevoli esigenze: se da un lato il cittadino va tutelato dall'altro non si può far gravare il tutto sulle spalle dell'imprenditore che con la sua attività, appunto, contribuisce a tenere in piedi uno dei principali settori economici in Italia.

D'altra parte, un incremento delle pene per chi sfora e una maggior concentrazione di controlli e interventi soprattutto nelle Regioni d'Italia maggiormente esposte, darebbero il colpo di grazia ad un settore con la più forte evasione al momento.